Presentazione CEFIS di PC Macro Area Centro Italia

Lo scorso 1 dicembre, presso la sala conferenze del Palazzo delle Federazioni in Roma, alla presenza del Presidente Regionale, Enzo De Grandis e del RRDS, Andrea Trasarti, si è svolta la riunione di presentazione del CeFIS di Protezione Civile della macro area Centro. Oltre al DT del CeFIS PC Area Centro e Responsabile Regionale di PC Lazio, Giuseppe Carvone, erano presenti il suo omologo dell’Umbria, Roberto Donati, il RPDS di Roma, Massimo Mandorino, il DT del CeFIS AR di Roma, Giancarlo Fontana, gli Istruttori di PC Francesco Mizzoni e Luca Turriziani della ASD Marlin di Frosinone, il vice Presidente del Fotosub Club di Roma, Roberto Macioci, il Presidente Stefano Lenzi del Circolo Duilio Marcante di Roma, l’Istruttore di PC Roberto Russini del Centro Sub Aprilia, gli Istruttori di PC della ASD Pro Sub Viterbo, Mario Zoco e Giuseppe Cocucci e l’Operatore Paolo Barghini, l’Istruttore di PC Adriano Gatti della Ara Blu Dive School sempre di Viterbo. In un clima di grande collaborazione e professionalità si sono gettate le basi per valorizzare le strutture e soprattutto gli Operatori di PC del territorio, per aumentarne la preparazione tecnica e l’operatività a livello locale oltre a stimolare l’organizzazione di corsi per Operatori ed Istruttori di PC.

Analoghi incontri si sono svolti o sono in calendario nelle altre regioni della macro area Centro: Toscana, Marche, Umbria, Abruzzi e Molise. Il CeFIS PC infatti, a detta del DT, sarà un CeFIS “espanso” con il coinvolgimento delle diverse strutture ed organizzazioni di PC già presenti sul territorio di alcune regioni e la creazione di altre, che possano fungere da punto di aggregazione per i numerosi operatori che non si trovano inseriti in nuclei operativi. Tre le realtà già fortemente impegnate nel progetto: il Nucleo Sommozzatori FIPSAS-Prociv Vulci 1 di Montalto di Castro (VT); l’associazione Sub Prato del Responsabile Regionale della Toscana, l’Istruttore Daniele Rosati; l’associazione La Rosa dell’Umbria di Todi (PG). Si è parlato anche della necessità di aggiornare i programmi di addestramento, adattandoli alle nuove necessità di intervento sugli scenari sempre più frequenti degli allagamenti di centri urbani e del rischio idraulico oltre che idrogeologico del territorio. A conclusione dell’evento è stata creata una piattaforma elettronica per lo scambio di esperienze e informazioni in tempo reale. Per l’anno venturo verranno programmate delle attività divulgative e di addestramento per diffondere la conoscenza della Protezione Civile in ambito Federale.

Servizio Nazionale
La protezione civile non è un compito assegnato a una singola amministrazione, ma è una funzione attribuita a un sistema complesso: il Servizio Nazionale della Protezione Civile. Istituito con la legge n. 225 del 1992 i l Servizio Nazionale ha come sue componenti le amministrazioni centrali dello Stato, le Regioni e le Province Autonome, le Province, i Comuni, le Città metropolitane e le Comunità montane. Dal 2 gennaio 2018, il Servizio Nazionale è disciplinato dal Codice della Protezione civile (Decreto legislativo. n.1 del 2 gennaio 2018), con il quale è stata riformata tutta la normativa in materia.
“Fonte: Sito del Dipartimento della Protezione Civile – Presidenza del Consiglio dei Ministri”.

Volontariato
Il decreto legislativo n. 1 del 2018, Codice della Protezione Civile, include il volontariato organizzato di protezione civile iscritto nell’elenco nazionale del volontariato di protezione civile tra le strutture operative del Servizio nazionale.

Come diventare Volontari
Per poter svolgere attività di protezione civile come volontario a supporto delle istituzioni che coordinano gli interventi, è necessario essere iscritti ad una delle organizzazioni di volontariato di protezione civile inserite negli elenchi Territoriali o nell’elenco Centrale. Chi desidera diventare volontario di protezione civile può, al momento dell’iscrizione, valutare una serie di elementi che caratterizzeranno la propria attività nel settore scelto:

  • ambito territoriale di evento (nazionale, regionale, comunale ecc.);
  • tipologia dell’evento (tipo a, tipo b, tipo c);
  • eventuale specializzazione operativa dell’organizzazione (sub, cinofili, aib).