MINISUB: subacquea, scienza, storia

È un lunedì di agosto 2020, in piena estate dunque, ed è mattino presto quando un piccolo gruppo di sei ragazzini, accompagnati da due istruttori, si danno appuntamento nella piccola baia di Grignano, alla periferia di Trieste.

Solitamente, in questo periodo, era tutto un brulicare di corsi MiniSub, grazie anche alla Sede estiva che il CST riusciva ad affittare presso uno stabilimento balneare della zona, ma ora c’è la pandemia e, di conseguenza, l’assenza di una sede fissa vicina al mare.
Tanta è però la voglia di attività:  i MiniSub fremono sperando di poter frequentare qualche corso.

Non potendo contare sullo stabilimento balneare, vengono individuate per l’occasione tre località a mare con caratteristiche interessanti, lungo il litorale triestino, nel più rigoroso rispetto delle regole di sicurezza imposte dal Covid 19.
Vengono contattati i ragazzini MiniSub collaudati da numerosi brevetti di MiniApnea, quindi autonomi ed affidabili.
Tutto si svolgerà all’aperto con qualche semplice ridosso nell’eventualità di maltempo. Le attrezzature per le uscite in mare saranno personali; gli istruttori si occuperanno di gestire attentamente le apparecchiature come il microscopio, la lavagna, le bussole, mentre tutto il materiale necessario alle rilevazioni cioè boe, rilevatori di posizione, asticelle, metri, cime, tabelline, saranno distribuite in modo che ciascuno ne abbia la responsabilità.

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Vi sarete chiesti a questo punto che tipo di corso frequenteranno.

Ebbene sì, un corso di specializzazione “Osservatore”  ma un po’ diverso dai tanti realizzati finora in cui veniva data la prevalenza all’osservazione naturalistica dei fondali, con particolare attenzione alla flora e fauna locali. La  novità  consiste nell’accostarvi anche la ricerca di quei manufatti artificiali costruiti dall’uomo nei secoli, che ora il mare ha sepolto, accogliendoli nel suo habitat.
Da un’idea di Paola Nichetto, istruttrice MiniSub nonché biologa, è nata dunque questa proposta di un corso  “Osservatore-Bio Archeo”.

Ed ecco che degli esperti MiniSub diventano esploratori, e, “armati” di strumenti per l’indagine ed il rilevamento in mare, vanno a scoprire sia le relazioni tra la natura dei fondali e le forme di vita che vi insistono, sia le modifiche che l’uomo, nel corso dei secoli, ha apportato alle linee di costa, per esercitare le proprie attività marinare.
E’ stupefacente osservare questi ragazzini e ragazzine. Si muovono agilmente nell’ambiente acqueo grazie ai corsi di subacquaticità che han conferito loro un comportamento disinvolto e sicuro. Osservano e colgono immediatamente le differenze tra una località e l’altra dal punto di vista naturalistico; si impegnano nella ricerca utilizzando i suggerimenti che di volta in volta vengono dati loro per essere rigorosi ed attenti nelle nuove rilevazioni: transetti, punti cospicui, segnalazioni.

Il tutto ricercando attentamente (ed i ragazzi se vogliono, lo sanno fare con molta precisione di dettagli), utilizzando i sensi, raccogliendo campioni, sistemandoli ed osservandoli al microscopio.
Sì proprio così, con il microscopio collegato al computer per meglio individuare i particolari dei campionamenti effettuati.
E con lo stesso atteggiamento di naturalezza i ragazzi affrontano lo studio dell’archeologia: misurano con metri e riquadri i manufatti antichi, una strada o un molo romano sommersi, disegnano in acqua, sulle lavagnette, schemi e forme, usando con entusiasmo e curiosità bussole e segnalini.

Gli istruttori si limitano a guidare i ragazzi nella elaborazione delle ipotesi, nella ricerca delle risposte vagliando le argomentazioni con cui ciascuno partecipa alla ricerca.
Il clima è sereno e costruttivo, i ragazzi e le ragazze sono concentrati ed entusiasti, il tempo scorre veloce. Ogni giornata presenta novità interessanti che vengono sintetizzate da ciascuno con disegni o semplici frasi su una lavagna-cartellone a rullo, così che alla fine questo “rotolo” sarà il bel riassunto dell’attività svolta durante la settimana di corso:
Subacquea, Scienza, Storia le tre “S” attraverso le quali la MiniSubacquea esprime la sua essenza:
SPORT, SCIENZA, STORIA

Praticando questo sport i ragazzi mettono in pratica molto di quello che stanno imparando,in forma teorica, a scuola. Con il proprio corpo, in un ambiente stimolante e diverso come lo è l’acqua, possono accostarsi alle scienze, ma anche alla conoscenza del proprio territorio con le sue peculiarità storiche, fuori e sotto il mare.
In questo sport ed attraverso questo sport, quegli studi diventano situazioni reali vissute personalmente e pertanto molto più comprensibili e facili da approcciare. Un modo concreto di sensibilizzazione al rispetto dell’ambiente.
Circolo Sommozzatori Trieste

ISTRUTTRICE: Nichetto Paola (M1, MMAr, Biologa, insegnante); Goia Ada(MMAR) Interventi: Torlo Enrico (M3, MMAr, PsP2, architetto); Relazione: Goia Ada Merson