Il sogno di una vita, immergersi tutti i giorni dell’anno - Settembre 2019
Ho compiuto, quest’anno, 52 anni. Anche la mia vita di subacqueo è ormai prossima al mezzo secolo. Ho iniziato a guardare il mondo attraverso una maschera da sub a Villasimius, in Sardegna, nel 1971.
Avevo quattro anni e, come disse Cousteau, “dopo l’istante magico in cui i miei occhi si sono aperti nel mare, non mi è stato più possibile vedere, pensare, vivere come prima”. Fu mio padre, subacqueo pioniere e tra i fondatori della nascente Scuola Federale FIPSAS (allora solo FIPS) di Bergamo, a mettermi in acqua giovanissimo. Avevo quattro anni ed il sogno della mia vita mi era già stato disvelato. Avrei voluto trascorrere ogni giorno al mare, potendo ogni giorno immergermi. Vivevamo a Bergamo ma già allora ogni estate trascorrevo quattro mesi in Sardegna, quasi sempre in acqua.
A dieci anni, nel 1977, per il mio compleanno ricevetti in regalo la mia prima bombola da sub e quell’estate, sui fondali dell’isola dei Cavoli a Villasimius, feci la mia prima immersione ARA. Non solo allora non esistevano corsi di minisub, ma l’attrezzatura era ben più rudimentale: niente GAV, un solo erogatore, niente manometro, ma l’ormai dimenticato meccanismo della “riserva”, montato sulla bombola. Furono forse, i miei con mio padre, tra i primi pionieristici corsi sub per bambini. La quantità di vita bentonica e pelagica del mare della Sardegna di quegli anni era di una ricchezza inimmaginabile, se paragonato alla difficile situazione odierna ed ai problemi di pesca eccessiva, inquinamento e riscaldamento globale.
Iniziai giovanissimo anche la mia frequentazione con la didattica FIPSAS, che allora a Bergamo muoveva i suoi primi passi. Accompagnavo infatti, spesso, mio padre in piscina al martedì sera e, in acqua, iniziavo a cimentarmi con i classici esercizi di acquaticità e subacquaticità FIPSAS dell’ancora propedeutico “Manuale Federale d’Immersione” di Duilio Marcante. Quel modo di muovermi in acqua, appreso in così giovane età, mi divenne del tutto naturale e ne traggo giovamento anche ora, sia quando mi immergo in apnea che in assetto pesante.
Nel 1980-81 frequentai il mio primo corso come allievo e durante gli anni Ottanta continuai il mio percorso fino ad ottenere il brevetto di 3° Grado, grazie alla preparazione ricevuta prima da istruttori storici come Silvano Salvi e Beppe Panseri e poi da Cesare Baldrighi e mio padre stesso. Quel bagaglio costituisce, ancora oggi, la base delle mie competenze subacquee.
Ogni estate continuavo a trascorrere molti mesi al mare e, dopo la Sardegna, ebbi la possibilità di viaggiare ed immergermi su fondali ora purtroppo inflazionati, ma allora pressoché vergini. Il mio primo viaggio subacqueo, destinazione Filippine, risale al 1981 e da allora ho avuto la fortuna di immergermi in quasi tutti i mari e gli oceani del mondo.
Il desiderio di insegnare la subacquea, anche col fine di affinare ulteriormente le mie capacità, arrivò qualche anno più tardi. Era nata nel frattempo quella che sarebbe diventata la mia società, il Ciuca Sub Bergamo, attraverso il quale la Scuola Federale continuava la sua attività didattica in seno alla FIPSAS. Socio del club fin dalla sua nascita ed affiancato ad istruttori come Roberto Grandi e Attilio Nani, iniziai il nuovo percorso formativo. La più grande sfida come istruttore, per me, era imparare ad insegnare ad altri tecniche e movimenti per me spontanei e naturali, in quanto appresi in giovane età. Nel 1997 diventai istruttore M1, dopo una bella sessione d’esame presso lo storico diving Corsaro a Capoliveri, Isola d’Elba. Iniziata con passione la carriera di istruttore, ho poi ottenuto il brevetto di istruttore di apnea nel 2001, M2 nel 2002 ed M3 nel 2006.
Ho condiviso la strada con tanti amici e colleghi, sia della mia società che di altre società federali, tutti preziosissimi per la mia crescita come subacqueo. Non ho purtroppo lo spazio per citarli tutti. Loro, però, sanno chi sono! Non posso però non citare almeno Mirko Baruscotti, oggi Professore di fisiologia all’Università Statale di Milano, che ha preparato e sostenuto con me gli esami M2 ed M3.